“Mi innamorai del calcio come mi sarei poi innamorato delle donne: improvvisamente, inesplicabilmente, acriticamente, senza pensare al dolore o allo sconvolgimento che avrebbe portato con sé”.
Così inizia Febbre a 90’, il libro scritto da Nick Hornby sulla sua passione per l’Arsenal; un libro che, per un tifoso di calcio, vale il codice della strada per un vigile, il codice civile per un avvocato, il manuale di anatomia per un medico. Rappresenta,cioè, tutto quello che un “malato” di questo sport avrebbe voluto scrivere. Un “malato” di calcio è, per fare un esempio che possa far capire la figura, uno che, al liceo, se c’è un compito il lunedì, è sicuro che prende l’insufficienza; uno che, per andare allo stadio, deve fare 300 km andata/ritorno; uno che, a Venezia, ha visto una partita allo stadio, tre anni prima di visitare la città.
“Il calcio è una metafora della vita” disse Jean-Paul Sartre. “La vita è una metafora del calcio”, corresse addirittura il filosofo Givone. Queste due frasi rappresentano “il manifesto” di tutto ciò che verrà scritto in queste pagine riguardo al gioco del calcio.
Niente calciomercato, niente contratti televisivi, niente premiazioni di miglior calciatore d’Europa, del mondo ecc… solo storie che raccontino la bellezza di uno sport unico tramite aspetti che spesso vengono accantonati da fattori esterni; come dai soldi, che non ricoprono solo i giocatori, ma anche i loro caratteri genuini, le loro gesta risalenti a periodi ancora privi di fama; per arrivare alle televisioni, il media che più di ogni altro cerca di allontanare dagli stadi il vero co-protagonista dello spettacolo, senza il quale, probabilmente, tutto ciò non avrebbe senso, il pubblico. Tuttavia, una spiegazione esaustiva dei motivi per cui trovo incredibile questo sport e la passione che gli gira intorno, non posso non lasciarla, nuovamente, al libro che ha ispirato tutto questo, Febbre a 90’: ”Non trovi niente di simile fuori da uno stadio di calcio; non c’è nessun altro posto in tutto il paese in cui ti senti come se tu fossi al centro di tutto. Perché in qualunque discoteca o ristorante tu vada, o a qualunque commedia, o film, la vita, altrove, sarà andata avanti in tua assenza, come sempre; ma quando sono ad Highbury a vedere partite come queste, è come se il resto del mondo si fosse fermato e fosse accorso fuori dallo stadio, ad aspettare di sentire il risultato finale”.
venerdì, marzo 31, 2006
giovedì, marzo 30, 2006
Potere alla Parola (rubrica a cura del vostro Gianni)
Lo sapevate che ogni secondo nel WorldWideWeb nasce un blog? Un autentico e genuino motore che mette in movimento parole e pensieri. Uno strumento così semplice da utilizzare, ma potente quanto basta per abbattere il grande silenzio che ogni giorno ci circonda, che sovrasta gli stridori metallici e tutti i simulacri urbani fatti di cemento armato e indifferenza. Potrebbe essere una risposta, un piccolo segnale di ritorno che ricostruisce il dialogo (diventato da tempo monologo) tra società ed individuo. Forse potrebbe togliere il bavaglio al tono zittito di tante coscienze che vorrebbero gridare qualcosa al mondo, o semplicemente dire qualcosa di utile e costruttivo. Non so come e dove andrà a finire questo entusiasmo collettivo che mi ha colpito e fatto riflettere a lungo. Gli intenti sono buoni, le speranze sono tante come tanta è la voglia, da parte mia, di creare un piccolo spazio e condividere con voi ciò che più mi affascina: la bellezza delle parole.
Eh già, certe persone con le parole ci sanno proprio fare. A volte riescono a rendere magico ciò che è banale, dipingere la vita come non l’abbiamo mai vista e riempirla di mille sfaccettature. Possono essere poeti, filosofi, scrittori, musicisti, o solamente persone comuni, “gente quasi normale, ma con l’anima come un bambino, che ogni tanto si mette le ali e con le parole gioca a rimpiattino” (per chi sa cogliere la citazione…). Non vorrei scadere nella retorica, non sarebbe consono. Vi auguro dei piacevoli momenti di lettura e riflessione. Verba Manent.
Con affetto,
Il vostro Gianni.
Se tu non parli
Se tu non parli
riempirò il mio cuore del tuo silenzio
e lo sopporterò.
Resterò qui fermo ad aspettare come la notte
nella sua veglia stellata
con il capo chino a terra
paziente.
Ma arriverà il mattino
le ombre della notte svaniranno
e la tua voce
in rivoli dorati inonderà il cielo.
Allora le tue parole
nel canto
prenderanno ali
da tutti i miei nidi di uccelli
e le tue melodie
spunteranno come fiori
su tutti gli alberi della mia foresta.
(Rabindranath Tagore)
Eh già, certe persone con le parole ci sanno proprio fare. A volte riescono a rendere magico ciò che è banale, dipingere la vita come non l’abbiamo mai vista e riempirla di mille sfaccettature. Possono essere poeti, filosofi, scrittori, musicisti, o solamente persone comuni, “gente quasi normale, ma con l’anima come un bambino, che ogni tanto si mette le ali e con le parole gioca a rimpiattino” (per chi sa cogliere la citazione…). Non vorrei scadere nella retorica, non sarebbe consono. Vi auguro dei piacevoli momenti di lettura e riflessione. Verba Manent.
Con affetto,
Il vostro Gianni.
Se tu non parli
Se tu non parli
riempirò il mio cuore del tuo silenzio
e lo sopporterò.
Resterò qui fermo ad aspettare come la notte
nella sua veglia stellata
con il capo chino a terra
paziente.
Ma arriverà il mattino
le ombre della notte svaniranno
e la tua voce
in rivoli dorati inonderà il cielo.
Allora le tue parole
nel canto
prenderanno ali
da tutti i miei nidi di uccelli
e le tue melodie
spunteranno come fiori
su tutti gli alberi della mia foresta.
(Rabindranath Tagore)
martedì, marzo 28, 2006
Benvenuti nel blog di Gianni e Pinotto
Nella vita, ci sono quelli a cui piace partecipare e quelli a cui, invece, interessa solo vincere:
Berlusconi e Prodi vogliono vincere.
A Mastella e Bossi, probabilmente, basterà partecipare…con chi vince!
Gli Stati Uniti vogliono vincere; fino a che punto, però, l’Iraq aveva intenzione di partecipare?
Molti vogliono vincere le elezioni universitarie ma non basterebbe partecipare tutti per un’università migliore?Mi sembra il minimo dopo aver “vinto” la riforma Moratti!
Al Festival di Sanremo i cantanti vogliono partecipare, quelli con la casa discografica che conta, vincono!
Ai concorsi partecipano in molti, chi ha un parente in commissione, secondo voi, vince?
Ai reality show è meglio non partecipare, non vincere… e se si riesce, pure non guardarli!
Il Milan vuole vincere…
All’Inter, a questo punto, basta partecipare, perché chi si ricorda come si vince?
La Lazio vuole partecipare, Di Canio vincere…e vinceremo!
Bettarini vuole partecipare, vincere, perdere, basta che ci ha scommesso sopra…
Ai Mondiali, l’Argentina, il Brasile, la Francia, la Germania, l’Inghilterra, l’Italia, l’Olanda, la Spagna vogliono vincere; il Togo, l’Angola, la Costa d’Avorio, l’Iran, Trinidad e Tobago, il Costarica sono già contenti di partecipare!
La velina vuole vincere un calciatore ad una festa.
Il calciatore, se ci sono le veline, alla festa gli basta partecipare.
Nel ciclismo, per partecipare basta una bici, per vincere, forse, qualche “aiutino” del medico…
Nel nostro blog il vantaggio è che non si vince nulla, per cui dovete PARTECIPARE!!!
Berlusconi e Prodi vogliono vincere.
A Mastella e Bossi, probabilmente, basterà partecipare…con chi vince!
Gli Stati Uniti vogliono vincere; fino a che punto, però, l’Iraq aveva intenzione di partecipare?
Molti vogliono vincere le elezioni universitarie ma non basterebbe partecipare tutti per un’università migliore?Mi sembra il minimo dopo aver “vinto” la riforma Moratti!
Al Festival di Sanremo i cantanti vogliono partecipare, quelli con la casa discografica che conta, vincono!
Ai concorsi partecipano in molti, chi ha un parente in commissione, secondo voi, vince?
Ai reality show è meglio non partecipare, non vincere… e se si riesce, pure non guardarli!
Il Milan vuole vincere…
All’Inter, a questo punto, basta partecipare, perché chi si ricorda come si vince?
La Lazio vuole partecipare, Di Canio vincere…e vinceremo!
Bettarini vuole partecipare, vincere, perdere, basta che ci ha scommesso sopra…
Ai Mondiali, l’Argentina, il Brasile, la Francia, la Germania, l’Inghilterra, l’Italia, l’Olanda, la Spagna vogliono vincere; il Togo, l’Angola, la Costa d’Avorio, l’Iran, Trinidad e Tobago, il Costarica sono già contenti di partecipare!
La velina vuole vincere un calciatore ad una festa.
Il calciatore, se ci sono le veline, alla festa gli basta partecipare.
Nel ciclismo, per partecipare basta una bici, per vincere, forse, qualche “aiutino” del medico…
Nel nostro blog il vantaggio è che non si vince nulla, per cui dovete PARTECIPARE!!!
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