In questi giorni imperversa la polemica sulle schede elettorali.
Una polemica così aspra da togliermi l'appettito per giorni.
Ho deciso, per tornare a nutrirmi, di sciogiere dubbi tanto futili creati dalle menti luminari della nostra politica. Nostra perchè siamo nati in suolo italiano, come loro d'altronde, altrimenti farei fatica ad appropriarmi con l'aggettivo "nostra" di alcuni tra questi personaggi.
Tornando al punto focale della feroce polemica, le considerazioni da fare sono poche e brevi:
Il voto non si esprime con un televoto, non c'è nessuno in nomination da eliminare seppure non sarebbe male e il bauscia di Milano non si presenta.
Lo dico per le parecchie milionate di italiani che distruggono i propri neuroni davanti al Grande Fratello e che potrebbero nutrire dei dubbi a riguardo.
Se proprio la questione ha bisogno di un parallelismo con la tv, diciamo che somiglia più ad "Affari tuoi" primo perchè dopo che hai votato e chiunque vinca sono sempre cazzi tuoi come dice il titolo e secondo perchè dietro ogni simbolo c'è un gran bel pacco.
Questo lo dico per la casalinghe: il voto non è una lista della spesa, non dovete depennare tutti quelli che non volete votare, altrimenti il voto è annullato.
Per le casalinghe-Esselunga dipendenti aggiungo: non sono previsti nemmeno i punti fragola per il ferro da stiro nuovo.
Agli strabici, a cui gran parte della polemica in corso è dedicata, consiglio un post- it che possa ricordare di portare gli occhiali al seggio, in modo da non indicare il partito diametralmente opposto nella scheda, rispetto a quello pensato dopo uno studio intensissimo di migliaia di dibattiti elettorali.
Bossi ha detto in questi giorni che prenderà in mano il fucile se non dovessero ristampare le schede.
Ebbene, il fucile dovremmo prenderlo noi per spiegare al SempreVerde che i soldi della ristampa possono redistribuirli tra la popolazione perchè come si vota lo abbiamo capito benissimo.
E' il cosa si vota che ci preoccupa alquanto.
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