martedì, aprile 03, 2007

Il Paese del Malefico, Pinotto

In Italia, ciclicamente, avvengono scandali di portata nazionale, quelli che, in pratica, coinvolgono ogni tipo di giornale da Novella 2000 a Milano Finanza. I mass media fanno da cassa di risonanza e il gioco è fatto, opinione pubblica distratta sul 90% delle notizie per tutto il tempo in cui le “sconvolgi società” news non inizieranno la loro fase calante. Ci sarebbero da scrivere pagine e pagine sulle bolle di sapone in cui finiscono certi eventi ma, qui, vorrei soffermarmi su un altro risvolto di questo fenomeno: il malefico. Ogni scandalo ne ha uno, talvolta supportato da qualche figura minore. Più che iniziare con Tangentopoli, che ormai è lontana 15 anni, e all’epoca ne avevo solo 9, vorrei usare i casi più recenti di calciopoli e vallettopoli.
I media italiani sono incredibilmente fulminei nella ricerca del mostro e nell’accanimento terapeutico sul personaggio in questione. Sembra che abbiano sempre una lente del microscopio davanti agli occhi quando analizzano i fatti, la quale consente loro di vivisezionare un personaggio che impedisce di avere una visione generale.
Prendiamo il caso dello scandalo nel calcio, credo che tutta l’Italia fosse d’accordo sulla tesi che Moggi rappresentasse una figura corrotta e pronta a tutto pur di raggiungere il proprio scopo, ma, la domanda a cui personalmente e vanamente avrei voluto ricevere risposta era:”Come ha fatto un ex ferroviere a infilarsi in un sistema limpido e apparentemente composto da personaggi incorruttibili?” Beh, perché questo è il nocciolo della questione; Carraro, presidente della Federazione ha perso il posto ma senza aver subito danni economici e d’immagine dalla questione; Galliani, presidente della Lega Calcio, ha dovuto attendere solo 6 mesi per poter tornare in pista e ora è anche consulente di Lega. Colpirne 1 per salvarne 100.
Si può dire che un sentiero simile a quello di moggiopoli lo stia percorrendo il nuovo scandalo che ha come soggetti principali Fabrizio Corona e Lele Mora. Il secondo, in tempi non sospetti, era addirittura venerato come il manager delle star; c’era la coda per essere rappresentati da lui. Ora, grazie alla bufera in corso, per i media, il re mida e il suo collega sono passati fulmineamente al lato oscuro della forza.
E’ possibile che ai mezzi di comunicazione e alla gente interessi di più chi abbia proposto le ragazze e non chi abbia accettato di prendersele. Siamo tutti d’accordo, come nel caso di Moggi, che i due soggetti debbano finire nelle mani della giustizia ma è possibile che in un paese che si dichiara civile non ci sia lo straccio di un giornalista disposto a cercare la vera parte marcia del sistema televisivo e dello spettacolo più in generale? Sui giornali e in tv si assiste costantemente alla stessa pantomima: Corona piange, Corona fa festa con i carcerati, Corona confessa, Lele Mora non parla, Lele Mora abbandonato dai suoi assistiti etc.
In Italia, a volte,sembra di essere tornati al Medioevo, di fronte ad uno scossone che solleva qualche crepa del contesto sociale si sceglie di fare una sana caccia a streghe e stregoni per poter seppellire nuovamente il problema.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Hai assolutamente ragione, e la cosa che più mi fa incazzare è che personaggi dello spettacolo, commentatori e opinionisti di turno, ma soprattutto politici e persone che ricoprono cariche di rilievo e responsabilità pubblica finiscono sempre per cadere nella tentazione di dire: " eh ma alla fine siamo italiani...". Ma porca puttana! Mi sembra assurdo (anche se probabilissimo) che chi ci governa pensi seriamente una cosa del genere: è proprio l'abbandono alla corrente, la rinuncia dei valori di giustizia onore addirittura decenza... Mi son rotto le palle di vivere in un paese che giustifica i delinquenti con un ghingno complice e furbesco sulla faccia.

Anonimo ha detto...

oh ma sei troppo bravo a scrivere!!ti inventi sempre qualcosa di nuovo e di interessante e riesci sempre ad esprimerlo con uno stile davvero bello e particolare!!grande!