venerdì, luglio 13, 2007

Discorso...discorso...discorso...

"Perché, in generale, si sfugge la solitudine? Perché pochi si trovano in buona compagnia seco".
(Carlo Dossi)


Già. A parte il fatto che io sia il cattivo compagno di me stesso (ma questo è risaputo)…chi al mondo potrebbe disdegnare un compleanno in compagnia di amici e conoscenti? Manca qualche ora e la lancetta dell’orologio segnerà l’inesorabile inizio del mio primo quarto di secolo. Anticipare il cosiddetto discorso può sembrare squallido e poco personale. Tuttavia ho deciso di scrivervi qualcosa sul mio blog per due motivi. In primo luogo, e lo sapete, certe cose mi imbarazzano alquanto e finirei per dire le solite barbose e routinarie frasi di circostanza. In secondo luogo, dopo la mezzanotte, la mia capacità di formulare periodi di senso compiuto sarà seriamente messa in discussione dalla rattazziana leggerezza dei cocktail che ingurgiterò. Detto questo, posso incominciare a ringraziarvi, partendo dalle due splendide creature che mi hanno dato la vita. Grazie Papà, scommetto che sei orgoglioso e fiero di me anche quando combino le peggio stronzate o ti faccio imbestialire con le mie cupe scenate. Non riuscirò mai a ricambiare tutto il tuo affetto e la tua dedizione nei miei confronti, spero mi perdonerai per questo. Grazie Mamma, grazie per tutto. Per non aver abortito (i Vandals insegnano, eheheh!) il giorno in cui hai scoperto che qualcosa ti stava nascendo dentro, per il coraggio e l’altruismo che hai avuto nei miei confronti nonostante la situazione e la tua giovane età. Grazie per l’ammirevole forza con cui affronti le carezze e gli schiaffi di questa vita, sei un punto di riferimento che non potrei mai sostituire. Grazie nonna Odilla, a settantadue anni è difficile essere bellissimi e affascinanti, ma tu lo sei ancora. Il tempo con te si ferma, e si incazza di brutto perchè non riesce a toglierti nulla. La tua energia è inesauribile così come la tua saggezza, ed io sono un nipote molto fortunato, forse troppo. Grazie ai miei fratelli Alice e Matteo. Grazie per la pazienza con cui sopportate e supportate questo fratellone che dimora sulle nuvole, così fragile e complicato e a volte difficile da comprendere. Grazie Camilla, grazie per le tue coccole, date sempre nei momenti in cui ne ho più bisogno. A volte mi stupisce la tua dolcezza e le attenzioni che mi riservi, sono pregi rari se si considera la generale indifferenza e personalità dei felini. Ma tu per fortuna non sei un gatto qualunque. Grazie alla famiglia che ho perso lungo il cammino. Grazie ai miei nonni. Gina, scusa per essere stato un nipote assente e per non aver potuto coltivare un rapporto migliore. Mario, purtroppo non ho avuto il tempo di conoscerti, ma sono sicuro che eri una persona fantastica. Bruno, quando te ne sei andato hai lasciato un vuoto enorme in tutti noi. Se penso a tutto quello che hai fatto per me, fino alle ultime forze che ti rimanevano, non posso che essere onorato di avere avuto accanto una persona così squisita. Un pensiero speciale va alla mia Carlotta, grazie per essermi stata sempre fedele e aver camminato al mio fianco per diciassette anni. Troppo pochi per il cane stupendo che eri. Un giorno ci rincontreremo, ed il solo pensiero mi rende pazzo di gioia. Grazie ai miei amici veri, che oramai fanno parte della mia famiglia. Grazie alla mia Vale aka Wompa, una vera e propria sorella. Il bene che ti voglio è troppo grande per poterlo svilire in poche battute sul pc, mi basta che tu lo capisca con i miei abbracci, i miei sorrisi, i miei sguardi, le mie parole ma anche i miei silenzi. Michele, forse non te l’ho mai detto quanto sia stato importante quel giorno di settembre del novantatrè (o forse novantaquattro), quando mi hai parlato per la prima volta. Tra le file dei banchi, così scriccioli e timidi, me lo ricordo ancora come se fosse ieri. Quello è stato l’inizio di una amicizia vera, che ha superato distanze, incomprensioni, sbalzi di umore e periodi altalenanti, ma che continua più forte di prima, e spero per te sia lo stesso. Giorgio, non posso non dimenticare tutto, e non voglio proprio farlo. Certo, le cose sono cambiate ed è inutile negarlo, ma continuo a volerti tanto bene. Quando mi chiedesti di parlare senza peli sulla lingua, beh io l’ho fatto, anche se ora non te ne accorgi. La mia preoccupazione non scaturisce dall’orgoglio, ma dal mio volerti bene, e voglio che tu lo capisca. Ringrazio di cuore il mio socio di blog, di università e di vita Marco aka Pinotto. Grazie per avermi permesso di conoscerti più a fondo, sei un amico meraviglioso, ma questo lo sanno tutti e forse è scontato dirtelo. Sei l’unica persona di mia conoscenza che riesce a sdrammatizzare con simpatia e intelligenza anche le situazioni più “pese”, non cambiare mai perché i tuoi pregi sono rari come diamanti puri. Grazie al mio “orsacchiotto” Ronny. Sei un pazzo scatenato, e a volte mi fai veramente incazzare come una vipera che sbava veleno dai canini, ma sappi che sei e sarai sempre importantissimo per me e ti reputerò un amico con la A maiuscola, nonostante i nostri piccoli screzi. Un pensierino particolare a Roby aka Topoplotter, che mi sta inconsciamente regalando un sogno. Ai miei “negri” Pippo, Guaro, Costa e Bedo. Alle altre mie amiche, nessuna esclusa, ma ad una in particolare (vediamo se capisci!). A Francesca aka Belle, al lato di lei che prima non conoscevo e ho piacevolmente conosciuto quest’anno, e al suo incazzarsi che tanto mi eccita (yak yak!!). Ad Ale, che mi insegna moltissime cose ancora adesso, nonostante non sia più un suo alunno tra i banchi del liceo. Grazie a tutti quelli che, volontariamente o meno, mi hanno fatto riflettere su quello che mangiavo fino a sette mesi fa, e mi hanno spinto ad adottare una dieta alimentare meno crudele. Perchè odiare o fregarsene è facile, ma per amare ci vuole sempre molto coraggio e un pizzico di sacrificio. Un sentito grazie alle persone che per ingenuità e/o ignoranza e/o cattiveria pura mi hanno fatto soffrire in questi ultimi anni. Sappiate che le vostre pugnalate mi hanno reso più forte e più consapevole di prima. Le vostre mancanze di rispetto e umanità mi piegheranno pure, ma non riusciranno mai a spezzarmi. Dovrei ringraziare altre persone, altri amici, altri legami forti che ho stretto in questi ultimi anni, ma ci impiegherei una vita e soprattutto vi annoierei a morte. Il mio grazie ve lo dirò a voce stasera, tra le risate ed i bicchieri, tra i baci sulle guance e le pacche sulle spalle. Ognuno di voi è un piccolo tassello che va a formare il mosaico detto Nicolò. Senza di voi non sarei quello che sono, senza di voi sono nulla. Grazie a tutti quanti, grazie davvero. So proud of you…
Gianni

1 commento:

Anonimo ha detto...

2 thumbs up niko!
uno dei post meglio riusciti..cosa che quasi mi veniva la lacrimuccia, sei una delle poche persone che conosco che riesce sempre ad essere cosi diretta e onesta parlando dei suoi sentimenti..
ah, ovviamente noi sociediuni ci siamo auto-inserite nei grazie:)
un bacione, a presto
fra