lunedì, marzo 05, 2007

Potere alla Parola...In Libertà! (sempre a cura del vostro Gianni)

“La detta città di Firenze è molto ben popolata, e generativa per la buona aria; i cittadini bene costumati, e le donne molto belle e adorne; i casamenti bellissimi, pieni di molte bisognevoli arti, oltre all'altre città d'Italia. Per la quale cosa molti di lontani paesi la vengono ad vedere, ma non per necessità, ma per bontà de' mestieri e arti, e per bellezza e ornamento della città”
(Dino Compagni)


Come non- dare sfogo- al nirvana della cornea- alla passione olfattiva- al bisogno di toccare- la storia con le dita- e camminarci sopra- certe magie sono realtà- con forma di città- che è una vergogna- non avere- visto fino- al quasi- venticinquesimo- anno di età- e distano solo- poche centinaia di chilometri- dalla- Gotham City- dove nessun eroe- la può salvare- mentre io- ho deciso di salvarmi- fermare il tempo- anche se per poche- manciate di ore- con soci- di viaggio- genuini- vivere ogni minuto- come un- orgasmo di serenità- ognuno lontano- dai suoi casini- ridere di gusto- sulla tragedia postmoderna- dell’ansia- che soffoca- ma stavolta ci evita- perché- le paranoie- le sciacquiamo- tutte in Arno- date in pasto a topi- scambiati per castori- dalle amiche francesi- pas comme ça- je suis- dèsolè- il ponte vecchio- non ha più lucchetti- ma le promesse- aleggiano per la stradina- amor vincit omnia- la grande malattia- maledizione- per memoria epicurea- da cui- cerco di fuggire- illudersi terrorizza- bere Chianti- cancella- la timidezza- ti rende poliglotta- la verità- stands right- on the tongue- of the drunk man- ma- come non invaghirsi- di fianchi provocanti- venuti dal Nebraska- o chissadove- la libido a stelle- e striscie- pelli liscie- come i marmi- degli Uffizi- e curiositas- di chi è nato- da poco- e non gode- della città che è- tutto- un museo- il mondo- la invidia- Florencia querida- terra- di studenti- che ci accolgono- in ospitali residenze- la Susi dottoressa- dà inizio alle danze- fatte di alcool- e Fabrizio De Andrè- la contentezza- scolpita- di sguardi- dipinti di buonumore- musica magica- quando l’hascisc ti coccola- e non fai a tempo- a pensare- che già- sei in piazza- Santa Croce- a passeggiare- sotto l’eclissi totale- di luna- quando il buio- nasconde- al nostro pianeta- i candidi- oceani di regolite- e si gioca- a fare ronde di bar- parlare- davanti al Duomo- tornare- in monovolume- vedere- in multicolore- ridacchiare- violentati- dall’erba di Calabria- dormire- sui tavoli- con l’odore- di festa- addosso e attorno- per poi- ricomporre- i frames della notte- e scappare a Fiesole- beltà argillosa- amorevolmente soleggiata- rubare qualche ricordo- con pixel digitali- perdersi con lo sguardo- tra la selva- di ulivi- e dire arrivederci- a questa terra profumata- arrivederci- jamais adieu- perché dire addio- è follia- puro nonsense.
Gianni

1 commento:

Anonimo ha detto...

molto bello, mik