martedì, giugno 05, 2007

Potere alla Parola (rubrica a cura del vostro Gianni)

Don’t you know that we can never die? We are stars…
(Billy Corgan)

Sono tornato da poco dalla festosa Germania e mi servirebbero cent’anni di riposo, per poter recuperare tutte le energie spese. Di stelle ne abbiamo viste molte in questi giorni. Quelle che stanno in cielo, quelle che stanno su di un palco e per i fans hanno più autorità di qualsiasi primo ministro del pianeta, quelle che ho visto brillare negli occhi emozionati di persone come me, che si perdono nelle strofe dei loro eroi, e ne fanno preziosi focolai di riflessioni e pensieri. Ho scoperto che partecipare ad un festival di questa portata richiede molta più preparazione di quella che si pensa di avere all’inizio. Preparazione “spirituale”, non solo fisica. Bisogna saper vivere ogni singolo secondo ed assorbire tutta questa energia come una spugna, per non lasciarla più andare, per poterla portare tutta a casa. Ho notato che i miei soci di viaggio si sono rivelati i migliori soci di viaggio che io potessi avere, ma su questo avevo veramente pochi dubbi a riguardo. Ho capito che il popolo tedesco si può meritare l’oscar per il miglior devasto organizzato sulla faccia della terra. E questo popolo ama la musica, lo vedi dalle mille bocche che si aprono all’inizio di ogni ritornello, lo vedi dalle quasi centomila persone accorse in questo grande parco. 3 giorni sono tanti, troppi e troppo intensi per poterli descrivere tutti, e sinceramente ci sono momenti che in parte preferisco rimangano solo nel mio teschio e nel mio cuore. Ho piccoli frammenti però che vorrei dividere e condividere, piccoli scatti del primissimo giorno, il più intenso.
Gianni


Stelle

La gente di solito
per vedere le stelle
per vederle brillare
fa molta strada
si accampa dove può restare
vada come vada
il resto non è importante
perché se guardi le stelle
di forma piccola o gigante
le senti sulla pelle
che sian piccole o sian grosse
ti senti come loro
supernova e nane rosse
o come il sole fatto d’oro
trovi in esse la tua guida
e vivi nelle loro parole
ti prepari ad ogni sfida
prendi i soci della vita
i compagni di avventura
se la strada tua è in salita
loro tolgon la paura
ci si mette in riva al lago
si preparano le tende
scendon lacrime dal cielo
ma il coraggio non si perde
ci si avvia nel firmamento
tra la pioggia e la fanghiglia
poi si coglie in un momento
tra stupore e meraviglia
la bellezza delle note
vie che mai saranno vuote
quanta gente attorno e poi
quante stelle innanzi a noi
sono belle come dei
quanta gioia nel viavai
tante teste senza guai
che rifuggono la morte
grazie a un manico e sei corde
e le gocce vengon rotte
abbracciate dalla notte
si ritorna nelle tane
con il canto delle rane
ci si stanca nel cammino
chiudo gli occhi
è già mattino
con i segni sulla pelle
di una notte tra le stelle
(Nicolò Cascinu)

4 commenti:

Anonimo ha detto...

bella niko! quando leggo i tuoi post ho sempre l'impressione di essermi perso qualcosa :O)

GianniePinotto ha detto...

ahahahah! In realtà sto giro nn ti sei perso nulla nevvero?!
NikO

Anonimo ha detto...

bella merda. vai a lavurà

GianniePinotto ha detto...

Mi sa ho lo strano presentimeno di sapere chi ha scritto il commento precedente..grrrrrrhhh!!!
NikO